DALLA CREATIVITA' DI UN MATTO. Dialogo tra opposti

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05/02/2020 22:25:15
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DALLA CREATIVITA' DI UN MATTO. Dialogo tra opposti

E’ il dialogo tra opposti a rendere perfettamente in equilibrio il rapporto tra elementi: Luna e Sole...e tra loro le nuvole come ombre nell’universo che sfumano e definiscono giochi visivi, giochi di pieni e di vuoti. Il Sole e la Luna sono stati oggetto celebrante di poesie e canzoni a magnificare il cielo silenzioso e brillante.

Uno dei laboratori attivo nei percorsi di attività riabilitativa con i degenti dell’OP fu quello del recupero delle abilità di base quali il recupero della lettura e scrittura. Per molti di loro fu un riacqusire abilità e conoscenze che si erano perdute nel tempo. Fu un percorso lungo che iniziò con il recupero delle capacità e conoscenze residue dalle quali si partì per intraprendere  un percorso di particolare interesse. La lettura e la scrittura si rivelò una forma di “terapia” utile per comunicare emozioni e strumento prezioso per uscire dall’isolamento che sovente li imprigionava. La fiducia in se stessi e l’autostima, la maggiore consapevolezza delle proprie possibilità fecero intensificare una maggiore cognizione e contezza di sé e delle proprie possibilità. L’obiettivo era quello di valorizzare la parte sana presente. Avevo il compito di incoraggiare la loro espressività e quello spazio consentì loro di raccontare, rielaborare, ricostruire esperienze. Li vedo ancora disposti intorno ad un grande tavolo, con la testa china su libri e quaderni.

Oggi non li distinguo come persone adulte ma riconosco la creatività intellettiva, la passione per la scrittura alla quale arrivarono. Attraverso tecniche differenti giunsero a scrivere storie e poesie raccolte in un libro da donare agli alunni delle scuole primarie. Storie e poesie scritte dai “matti”. Ancora una volta i matti ad offrire qualcosa alla collettività.

Di nuovo gli opposti in equilibrio, “nero su bianco”, parole di inchiostro nero su un foglio bianco. Pensieri ed emozioni che attingono alla base poetica della mente, lavoro di attribuzione di significati.
Il lavoro che qui propongo,
scritto da “un matto creativo è un testo utilizzato poi in un laboratorio teatrale, rappresentato e messo in scena in collaborazione con altri laboratori.

Dialogo tra il Sole e la Luna

SOLE: Buongiorno piccola stella hai un nome?

LUNA: Buongiorno? Piccola stella a me? Come ti permetti?

SOLE: Scusa, non volevo offenderti.

LUNA: Nessuna stella ti ha detto che io il giorno neanche lo conosco e che svolgo una funzione molto particolare?

SOLE: Ti posso assicurare che ti vedo per la prima volta e che voglio, pardòn vorrei, diventare tuo amico.

LUNA: Scusa, la mia reazione è stata troppo violenta ma le altre stelle ne dicono di cotte e di crude sul tuo conto. Comunque sono la Luna.

SOLE: Piacere mio. Il tuo nome non mi è nuovo, ho già sentito parlare di te. Non sei per caso il satellite di un pianeta chiamato Terra?

LUNA: Ecco giust’appunto.

SOLE: Ora comincio a capire Il perchè del tuo rifiuto nei miei confronti.

LUNA: Hai capito? Ma non farmi ridere. Sai cosa dicono di te le altre stelle? Che sei molto arrogante ed hanno ragione visto che non mi hai detto neppure come ti chiami.

SOLE: Ti chiedo scusa. Io mi chiamo Sole e sono la stella più grande dell’intero universo. Ma tu, dimmi una cosa: non sarai per caso gelosa del fatto che io ricopra più importanza di te nell’ambito della vita sulla Terra?

LUNA: Adesso provochi anche eh? Va bene, hai centrato il segno. Effettivamente ho un pò di gelosia nei tuoi confronti data dal fatto che non sopporto l’importanza che ti danno gli esseri umani.

SOLE: Evviva la sincerità, l’ammiro molto. Piuttosto ora abbiamo l’occasione per chiarirci una volta per tutte perchè la mia filosofia è essere amico di tutti.

LUNA: Se devo dire la verità anche la mia.

SOLE: Bene! Adesso, se vuoi, ti racconto il perchè io rivesta così tanta importanza nella Terra così come nell’intero Universo e poi magari mi racconti la tua funzione.

LUNA: O.K. Ti ascolto. Ti confesso che mi incominci a piacere.

SOLE: Ah, un altro passo avanti. Allora, tu sai che sono una palla di fuoco che dispensa calore a tutti. Ora, mio malgrado, si dà il caso che sia la terra che I suoi abitanti abbiano bisogno di me per vivere, più che altro per una funzione biologica. Ora, però, raccontami di te.

LUNA: Caspita, comincio a rendermi conto che se non ci fossi tu non ci sarei neanch’io. Io ho il compito di rischiarare un pò la notte che è quella parte del giorno dove tu non ci sei e lo faccio al massimo delle mie possibilità per non sfigurare davanti a te.

SOLE: Non devi sfigurare davanti a me. Abbiamo due funzioni diverse e poi ho sentito dire che tu sia molto importante per gli innamorati.

LUNA: Grazie per l’incoraggiamento.

SOLE: Scusa, ora ti devo salutare. Tra un pò devo sorgere.

LUNA: Ascolta, io tramonto alle cinque del mattino. So che tu hai un’ora buca. Ci potremo vedere.

SOLE: O.K.

M.A.

Una estrosità e fantasia narrativa nella quale si possono scorgere attribuzione di significati in processi dialogici e conoscitivi.