C'era una volta un acqua nella Livorno dello stile liberty e floreale;

una polla d'acqua salata idonea alla cura delle malattie dell'apparato digerente.Nei primi anni del 900'fu decisa una miracolosa costruzione accanto all'odierna stazione ferroviaria centrale dove sbuffavano le imperiose locomotive 740 al seguito delle carrozze centoporte.Inaugurato nel 1904 divenne uno dei principali centri di attrazione turistica e balneare accanto all'hotel(oggi ristrutturato ad uffici) Corallo.L'attività delle acque miracolose proseguirono fino al secondo dopo-guerra.Dopo furono adibite sale da ballo e potenziate l'imbottigliamento delle sue salate acque....Conoscendo l'era del boom negli anni'60.

Anno 1968=Un grave incendio incenerì per sempre l'onorevole attività di questo magico posto termale e di divertimento insieme.Quando si rideva un po' di più nonostante i tempi duri...Le generazioni di allora avevano una marcia in più che noi oggi abbiamo smarrito chissà dove...

Anno 1982=Un ignobile cavalcavia inestetico.Una orrenda colata di cemento e asfalto passa proprio sopra dirimpetto alla struttura momumentale oscurando per sempre il suo vantato e onorato passato di storia,arte e cultura per mezzo di amministrazioni che non si fermano a niente quando c'è da lucrare sugli appalti e le opere di urbanistica senza regole.Consegnando la campagna,le pinete e i campi labronici alla odiosa speculazione urbanistica.

Anno 2012=Ro e io siamo stati ad immortalare i suoi particolari e le sue millesfumature.....Anni di degrado e abbandono non cancellano il fascino di questo monumentale edificio dalle biglietterie sovrastate da svettanti obelischi alti e imponenti.....Dalle porte in stile liberty e floreale agli affreschi mitologici e pagani.Chissà quante storie bellissime sono nate all'ombra di quelle sale da ballo....Per non parlare di baci rubati fra giovani coppiette anche quando ormai la struttura era in totale abbandono da pochi anni....Canzoni di Mina o Rita Pavone potevano ancora essere origliate dalle stanze che perlustravamo.Vetri colorati rossi e ocra....Teste mitologiche di uomini barbuti a scrutar orizzonti lontani dalle balaustre delle balconate ornate di statue e fregi.....

Frà non molto la gallery di questa straordinaria giornata sarà immessa per deliziare i vostri occhi.

Angelo il fatiscente

ecco fatto....   tutte le foto scattate ..  nella sezione archeologia industriale....  buona visione

ho appena visto le foto!!! è un posto bellissimo :) purtroppo è vero che i posti abbandonati diventano spesso luoghi di spaccio etc. etc.... anche nel boschetto di forte acqui ad alessandria (vedi www.flickr.com/photos/superfreakmorticia) indovina cosa c'era per terra? siringhe :(

questo mi ha fatto scappare la voglia di effettuare un'esplorazione più approfondita, siccome la luce non era la migliore per fare delle foto e fondamentalmente ero capitata lì per caso (non sapevo dell'esistenza del fortino nè del c.s.o.a.: passando lungo la strada ho visto delle strutture fatiscenti  e mi sono avventurata... quante altre ne esistono nel quartiere Cristo di Alessandria? spero di scoprirlo presto ;) )

E si potrebbe essere una buona idea di trovarci e andare...

vediamo cosa ne pensano gli altri!!!

Un breve articolo a firma di Fabio Marcaccini per far capire che cosa erano e sono state le TERME DEL CORALLO-LIVORNO.

Lo stabilimento delle "Acque della Salute" venne creato a inizio '900 in seguito alla scoperta intorno alla meta' del secolo precedente di cinque sorgenti di acque minerali dalle notevoli doti terapeutiche.

Venivano impiegate per il trattamento di disturbi dello stomaco, del fegato, dell'intestino; nei postumi morbosi della malaria e per gli alcolizzati.

Inoltre erano efficaci anche per la cura dell'obesita', dell'uricemia e della gotta.

Si dividevano in tre classi: quella di maggior efficacia: "LA VITTORIA"; la classe intermedia con la "PREZIOSA" e la "CORSIA"; la "SOVRANA" e la "CORALLO" decisamente piu' leggere e piu' ad effetto diuretico.

Lo stabilimento  era frequentatao principalmente dalla nobilta', dalla borghesia e da famosi artisti italiani e non.

Peccato continuare a constatarne il degrado ben sapendo che questi impianti, considerati un tempo tra i piu' belli d'Italia per lo stile post-liberty che esibivano, pur uscendo indenni dai massicci bombardamenti del 1943, non sono riusciti a resistere all'incuria e all'indifferenza generale.