Il manicomio del Sud. La Maddalena di Aversa.

Abbandono istituzionale e Recupero Autogestito

Percepisco il Sud come una sconfinata distesa di calda terra dove contorte pietre affiorano per parlare, con feroce poesia, di passati forzatamente rimossi e trucidi presenti.

Vuoi perché le mie origini parlano chiaro, metti pure il forte interesse per lo sconosciuto, aggiungi racconti di fermenti grandiosi, che proprio tra Aversa e Napoli stanno nascendo, eccomi a parlare della Real casa de’matti di Aversa.

Non ci sono ancora stata, ma spero che questo articolo possa essere il preludio per un concreto reportage, fatto di storia e di parole ancor prima di fotografie e video clip.

Fondato nel 1813 da Gioacchino Murat, il primo ospedale psichiatrico d’Italia ospitò per lungo tempo molti folli del Regno delle Due Sicilie poiché i rimedi di Giovanni Maria Linguiti (insigne dottore dell’epoca) si presentavano all’avanguardia ed efficaci.

Lo ‘spedale era una struttura all’avanguardia anche per il contesto che offriva: gli utenti potevano cantare e suonare liberamente, giocare a biliardo, passeggiare nel parco e in campagna senza catene né restrizioni barbariche.

Lo scenario si adombrò dopo il servizio di Linguiti e anche in epoca recente, il manicomio Santa Maria Maddalena di Aversa è stato nell’occhio della stampa a causa dei molti soprusi inflitti a gran parte dei degenti. La struttura è stata definitivamente chiusa nel 1999 e da allora l’abbandono ha imperato ovunque distruggendo molti testi della biblioteca (fortunatamente alcuni sono stati salvati).

In attesa di un ufficiale recupero delle strutture per la creazione di una città della cultura, molti giovani del Laboratorio Politico ISKRA - La  scintilla Agro Aversano, hanno occupato e reso fruibile alla collettività l’ex falegnameria del manicomio.

In un contesto socio-culturale complesso, bisognoso di spazi aggregativi e attivi, il Laboratorio ISKRA propone di ‘iniziare un percorso di lotta dal basso per riconquistare gli spazi dimenticati aprendoli a tutti’. In quest’ottica, il confronto pubblico in assemblee libere e momenti formativi, sono gli obiettivi chiave per la realizzazione del progetto di autogestione.

In particolar modo il gruppo propone un progetto di riqualifica della Maddalena e dei suoi 17 ettari attraverso la creazione di una scuola di Italiano per immigrati, una biblioteca sociale, alcune aule studio, cineforum, corsi di teatro, corso di autodifesa e scherma storica, sportello di consulenza per mediazione familiare e scolastica e cucina popolare.

Dopo l’ iniziativa ‘So’ cose 'e pazze’ in collaborazione con la compagnia teatrale Chille de la Balanza di Firenze, il gruppo ha avviato un laboratorio di teatro per rendere ulteriormente attiva questa realtà.

 

A questo topic aggiungeremo le varie iniziative portate avanti dal gruppo per la salvaguardia attiva della Maddalena, esempio di come, con determinazione e impegno, si possa fare davvero qualcosa di concreto per molti spazi abbandonati.

Contatti: pagina facebook 'Laboratorio la Scintilla Agroversano' https://www.facebook.com/labpollascintilla.agroaversano

                                       Fattoria Sociale Fuori di Zucca.

 

Elvira Macchiavelli

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