L'ex-stazione fs di Volterra e la vecchia linea.....

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04/12/2010 18:32:33
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Angelo Borrini

L'ex-stazione fs di Volterra e la vecchia linea.....

FORSE NON TUTTI SANNO CHE VOLTERRA NON  VUOL DIRE SOLTANTO MANICOMIO.......MA UNA LINEA FERROVIARIA OGGI DISMESSA E ABBANDONATA PARTIVA DA PISA CENTRALE TRONCO OVEST......PER PROSEGUIRE LUNGO COLLESALVETTI......PISA-VOLTERRA-SALINE DI VOLTERRA-CECINA.

UNA LINEA ATTIVA FINO A 15 ANNI FA........ANCHE SÈ POI DAGLI ANNI'80 ERA GIÀ IN FASE DECLINANTE.

RICORDI DI FERROVIA.........ANCORA OGGI È POSSIBILE VEDERE LUNGO LA VECCHIA LINEA.......CASE CANTONALI ABBANDONATE,EX-STAZIONI (QUALCUNA È STATA RICONVERTITA IN ABITAZIONE.....).............TRAVERSINE,BINARI,EX-TRACCIATI DI LINEE FERROVIARIE DA PERCORRERE ANCHE IN BICI.

QUELLA CHE OGGI VIENE CONSIDERATA UNA STAZIONE AUTOBUS AI PIEDI DI VOLTERRA......PRIMA QUELLA FU LA STAZIONE FERROVIARIA DI VOLTERRA...QUANTI TRENI ANDAVANO E VENIVANO CON LE VECCHIE LITTORINE ALb 56........o ALn772..............Ricordi di parenti che andavano a trovare i propri cari al Manicomio San Girolamo di Volterra..........STORIE DI UNA CERTA VOLTERRA CHE SI CONCATENAVA ANCHE CON UNA SPLENDIDA REALTÀ FERROVIARIA.......

INVITO AD ANDARE A SCOPRIRE I LUOGHI E GLI ANFRATTI (molti dismessi e abbandonati)..........della vecchia ferrovia in questione:-

Sulla vecchia ferrovia Saline – Volterra *

 

 

 

Partiamo da Saline di Volterra, dal parcheggio adiacente al Bar Zanzibar subito dopo il passaggio a livello sulla Strada Regionale 439 che conduce a Pomarance / Larderello. Imbocchiamo la SS /SR 68 in direzione di Volterra dopo 500 mt circa, imboccare a dx Via Pia, la strada diventa sterrata dopo un centinaio di metri incrociamo una sterrata più ampia, perpendicolare e la imbocchiamo a sx, siamo sul tracciato della vecchia ferrovia Saline di Volterra – Volterra ( presenti ai lati numerosi capanni in legno e lamiera). La strada prosegue in leggerissimo falsopiano fiancheggiando collinette solcate da calanchi. Dopo 4 chilometri circa,in corrispondenza di una costruzione diroccata a sx (ex casello, questo è il terzo, ne abbiamo già incontrati altri due ) la pendenza si fa più ripida e sale costantemente di circa il 10% seguendo il profilo delle colline ed in alcuni tratti percorre dei viadotti in mattoni. Per alcuni tratti la strada è immersa nella vegetazione che nella stagione calda da un piacevole sollievo dal sole. Si continua a salire ignorando un paio di traverse che incrociano il tracciato in prossimità di Volterra ne incrociamo la più grande, ma proseguiamo sempre a diritto, questo è il tratto più ripido, infatti in questo punto la vecchia ferrovia faceva uso di una cremagliera per la salita. Dopo circa 500 mt. una vecchia frana interrompe il tracciato e la mancanza di segnalazioni ci costringe ad imboccare uno stradello ripido a dx che termina in una strada attigua a delle abitazioni, abbiamo percorso circa 8 chilometri. Seguiamo la sterrata a sx in salita (Via A.Cinci) in breve siamo sull’asfalto di Viale Carducci. Saliamo a sx e passiamo sotto un ponte ad arcata doppio, sarebbe il tracciato della vecchia ferrovia. Dopo poche centinaia di metri troviamo a sx la vecchia stazione ferroviaria , oggi adibita a parcheggio e terminal degli autobus di linea. Passando di fronte alla costruzione (tenendola a sx), possiamo vedere (e seguire) di fronte l’ultimo tratto della ex ferrovia, quel tracciato che abbiamo dovuto abbandonare perché impossibilitato dalla frana. Ritornando sui nostri passi possiamo ridiscendere dal Viale Carducci nel senso inverso da dove siamo arrivati (prima però consigliamo una visita nel centro di Volterra, salendo da Via di Porta a Selci, sotto l’imponente mole del “Mastio” oggi casa di reclusione. Entrare nel centro di Volterra e proseguire in Via Don Minzoni, davanti al Museo Etrusco, in Piazza XX Settembre e via per le antiche strade del Centro fino a Piazza dei Priori, consigliata anche una vista dall'alto al Teatro Romano e una visita alle balze.) Scendendo per circa 800 metri troviamo a destra Via Zambra (segnali Bianco Rossi n° 23) da qui si scende rapidamente su tornanti asfaltati per circa 1 chilometro, dopo di ché la strada diventa sterrata e in leggero falsopiano si inoltra tra dolci colline alle nostra spalle l’imponente Rocca ci saluta. Dopo alcune ampie curve e casali abbandonati, la sterrata sale sul colle della Fattoria Scornello, per ridiscendere subito dopo, ogni tanto si intravede un segnale bianco rosso. In corrispondenza di un quadrivio fare molta attenzione, i segnali bianco rossi indicano di seguire a sx (questa varante ci porta in breve ad attraversare un vecchio podere ed a imboccare a dx la strada statale 68 che in breve ci conduce nuovamente a Saline). Consigliamo, invece, di seguire a diritto su una sterrata più stretta, in discesa abbastanza ripida fino ad incrociare in piano una sterrata più ampia che imbocchiamo a sx in corrispondenza di una serie di tubature e valvole (sulla dx). In breve ci troveremo ad oltrepassare a le “Vecchie Moie” alla nostra dx, la zona dove viene ancora estratto il salgemma che fuoriesce dal terreno tramite emissioni di acqua mescolata a questa sostanza, oggi imbrigliate ma in passato a cielo aperto,infatti possiamo vedere le bianche colline create da questo fenomeno naturale. Passando tra fabbriche (sulla sx) e lo stabilimento per la raffinazione del sale (ex salina di stato a dx) siamo in breve di nuovo al parcheggio da dove siamo partiti, abbiamo percorso circa 25 chilometri.

 

* Breve cenno di storia della ferrovia a cremagliera Saline – Volterra

 

La linea ferroviaria Cecina Saline di Volterra fu prolungata fino a Volterra ed inaugurata nel 1912, restò in funzione fino al 1958 e fu smantellata definitivamente nel 1962. Si trattava di una linea a binario unico con un tratto in ripida salita dove il treno usava il sistema della cremagliera per superare la pendenza, inoltre l'ingresso alla stazione di Volterra era regolato da un sistema chiamato regresso che consisteva nel far avanzare il convoglio lateralmente per poi farlo regredire di fronte alla stazione.

 

Angelo il fatiscenteFico