IN CANONICA

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07/11/2022 22:13:38
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TAGLIAFERRI RODOLFO

IN CANONICA

Da una vecchia esplorazione, una nuova immagine.

09/11/2022 17:05:47
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Re: IN CANONICA

Allorché osservo una tua fotografia, darne una lettura immediata mi sembra una cosa ovvia, quasi pronosticabile...ma poi la osservo e la riosservo così come si fa quando si ammira un quadro a catturare e voler comprendere il messaggio che comunica. Nel guardare la rappresentazione di questa canonica, il mio estro ha fatto convivere in maniera armonica la fotografia e il disegno.

La libertà dello sguardo e l’osservazione meno ragionata mi hanno permesso di dare una lettura obiettiva e l’impatto visivo, mi ha concesso di cogliere elementi del tuo scatto regalandomi grande emozione.

Con una veloce elaborazione psichica la mia mente è passata dall’osservare la fotografia al considerarla poi come un disegno in nero.

Nella tua ambivalenza di fotografo e pittore, la scelta della luce e delle ombre hanno reso la “fotografia” realistica come un “disegno”. Di fatto per il cantastorie della fotografia, fotografare è come disegnare! E’ la fotografia che sembra un disegno o è il disegno che sembra una fotografia?

...una matita ben affilata, una tela, un poco di pazienza…

...una fotocamera...un cavalletto...un’immagine...

Tuttavia un quadro incompiuto, considerato che il pittore ha disegnato solo il direttore del coro ma ha omesso il coro. Ho immaginato quei banchi inginocchiatoi occupati da corpulenti ecclesiastici ed una fantastica musica corale, fatta di voci maschili, tenori, baritoni e bassi a penetrare nella realtà più intima dell’ascoltatore e ancora nell’aria le mani di chi dirige a tracciare forme diverse al ripetersi in ogni battutta. Ora tutte le voci del coro intonano un canto gregoriano!

In fondo l’arte iperrealista riesce a sorprenderci e andare oltre la fotografia.

Ancora una volta emozioni verso la scelta dell’attimo, della luce e della composizione dell’immagine, emozione verso il suono e il movimento solo immaginato.