La mia prima esplorazione urbana se così si può dire

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09/07/2010 18:22:02
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Giada

La mia prima esplorazione urbana se così si può dire

Non ricordo bene quanti anni avessi credo comunque 6 o 7 quando con i miei vicini di  casa e compagni di scorribande decidemmo di entrare in quella casa abbandonata con i muri rossi scrostati che si trovava al di la di un grandissimo bosco di noccioli...

La cosa non era per niente semplice, bisognava per prima cosa fare un sopralluogo per valutare gli enormi rischi e intoppi che potevano succederci, trovare una corda e imparare a fare i nodi nel caso qualcuno accidentalemente fosse caduto in qualche burrone, portare dell'acqua e delle provviste nel caso un temporale ci avesse colto in fragrante inpedendoci di tornare a casa...insomma...giorni e giorni di preparazione e poi in un pomeriggio soleggiato finalmente si parte.

Ovviamente partimmo incamminandoci da tutt'altra parte...certe cose a noi bambini erano proibite perchè troppo pericolose...camminammo per più di mezz'ora direi adesso per trovarci poi dietro alla griglia arrugginita che delimitava il terreno della casa.

Dopo aver tirato su la griglia, impresa non molto difficile visto che era in gran parte già sradicata da qualcuno che prima di noi aveva avuto la nostra stessa idea...entrammo piano piano cercando di non fare il minimo rumore...il problema era da dove iniziare...dalla casa vera e propria o passare prima in perlustrazione la zona esterna ricca comunque di piccole casette ad uso cantina...ma ovviamente la seconda...

Iniziammo un giro di perlustrazione esterno mettendo i piedi esattamente dove li metteva la persona che stava davanti a me, in quel modo non avrebbero capito che eravamoi in 4, tra l'altro gli unici bambini del paese ai tempi...le cantine erano piene di cose vecchie...botti, bauli pieni zeppe di riviste dalle pagine ingiallite, scarponi vecchi, pile di legna accatastate in ordine ecc...dopo aver passato un bel pò di tempo fuori decidemmo di entrare in casa passando ovviamente dalla porta principale che era chiusa...cercammo la chiave in ogni dove per decidere alla fine che qualcuno doveva passare dalla finestra senza vetri in modo da aprire dall'interno la porta agli altri...e chi poteva farlo se non la più piccola...(io)

Mi issarono e io mi aggrappai con tutte le mie forze al davanzale e mi trovai chissà come all'interno della casa dentro ad una cassetta di legno... dopo essermi guardata un pò in giro aprii la porta che mi sembrava enorme...entrarono gli altri e insieme percorremmo le decine di stanze di quella casa... se non fosse stato per la polvere poteva sembrare che qualcuno abitasse li...

Ricordo un salone enorme, con un grande tavolo di legno e le sedie intarsiate,una credenza colma di stoviglie, le stanze da letto con gli armadi altissimi e le porte con la maniglia dorata, il pavimento di legno scricchiolava sotto i nostri i piedi ma noi continuavami imperterriti non accorgendoci che le ore stavano passando e che qualcuno stava controllando ogni nostra mossa...

Concludemmo il giro nelle cantine...ricordo soltanto un stanza scura con centinai di cestini di legno impilati uno sull'altro....e poi un tonfo un colpo sordo e dei passi sopra le nostre teste....in meno di dieci secondi ci trovammo fuori dal recinto...e solo dopo aver ripreso fiato ci accorgemmo che la nonna di uno di noi ci aspettava li fuori con una bella bacchetta...mentre l'altra nonna usciva dalla casa preoccupata non avendoci visto uscire per parecchie ore...

Questo è il racconto della mia prima esplorazione...che poi proprio un'esplorazione non è....questa casa esiste ancora ed è sempre disabitata...si trova esattamebnte di fronte alla casa dove abito adesso...ovviamente non c'erano burroni ne decine di stanze, il grandissimo bosco non è nient'altro che una decina di alberi...

 

01/09/2010 21:29:58
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Angelo Borrini

R: BRAVISSIMA GIADA...

E'UNA DESCRIZIONE DETTAGLIATE E PARTECIPATA....................BRAVA GIADA..............HO SEMPRE SOGNATO DI TROVARE AMICI CON LE MIE STESSE ASPIRAZIONI.........COLORO CHE NON GUARDANO BANALMENTE ED IN MODO SUPERFICIALE AD UN RUDERE....CON BATTUTE DEL TIPO:-E'SOLO UN AMMASSO DI COCCI,POLVERE E TOPI.............................UN DISCORSO PIÙ CRETINO NON LO MAI SENTITO...........UNA CASA ABBANDONATA DALLA PIÙ UMILE E SEMPLICE AD UNA VILLA SIGNORILE............CONSERVANO SEMPRE LA MEMORIA,LA STORIA ED IL CUORE..............UNA CASA PUÒ ESSERE UNA FUCINA DI GIOIE ED ANCHE DOLORI...................MA SEMPRE DI MEMORIA SI TRATTA..............L'EMOZIONE DI VISITARLA A DISTANZA DI DECENNI DA QUELLI CHE CI HANNO ABITATO L'ULTIMA VOLTA.........PER ME È UN EMOZIONE RARA,UN CONTTATTO EMPATICO E SPIRITUALE.................AMO LE CASE DIROCCATE E TUTTO CIÒ CHE È STATO ABBANDONATO(MANICOMI,FORNACI,VILLE...ECC.)UN PASSATO CHE RIEMERGE QUANDO GLI UOMINI CREDEVANO FERMAMENTE A VALORI E PRINCIPI ORMAI QUASI SVUOTATI NELLA NOSTRA SCIALBA EPOCA POST-MODERNA!!!!(ANCHE SÈ IL NOSTRO PASSATO SPESSO È STATO FUNESTO.....)....Fico

01/09/2010 22:48:31
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Massimiliano Rossi

R: La mia prima esplorazione urbana se così si può dire

sarebbe bellissimo che scattassi delle foto di quest casa giada...  il tuo ricordo potrebbe rivivere in queste pagine ed essere condiviso da molte persone..

02/09/2010 07:54:04
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Giada

R: La mia prima esplorazione urbana se così si può dire

è fattibile visto che è davanti a casa mia!

Occhio sempre ai vicini però!