Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di firenze-prima parte

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28/10/2012 12:16:59
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Elvira Macchiavelli

Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di Firenze-prima parte

 Sono state due giornate intense, piene di avvenimenti interessanti e di incontri più che stimolanti. Presso l’area San Salvi, imponente struttura manicomiale fiorentina (che oggi ospita scuole, uffici Usl e l’associazione teatrale culturale ‘Chille de la Balanza’) si è svolto il 26 e 27 ottobre il festival Mediarc (organizzato dall’Università di Firenze facoltà di Architettura, il Tad Dipartimento di tecnologia dell’ architettura e design, in collaborazione con la già mensionata compagnia teatrale, fucina di cultura e emozioni, ‘Chille de la Balanza’). Tema di questo evento ‘l’abbandono e recupero dello spazio urbano, dal disuso all’uso di quelle aree della città dismesse e…abbandonate.’ Il nostro sito non poteva mancare e quasi come in un romanzo di Dostoevskijana memoria è avvenuto un incontro fortuito che ha permesso a EsplorazioniUrbane.it di presentare il proprio operato ad una vasta platea di architetti, artisti ma soprattutto Persone.

Il 26 ottobre: l’evento si è aperto con un’esplorazione. E’stato infatti aperto l’ex teatro del San Salvi ormai chiuso da molto tempo. Il ritrovo, avvenuto presso il padiglione numero 16 (dove ha sede l’associazione Chille de la Balanza) del vecchio, ma non meno presente complesso manicomiale ha raccolto la meravigliosa presenza di Milena (non so se vi ricorda qualcosa, ma è proprio quella Milena che ebbe la corrispondenza negata con Nannetti Oreste Fernando), l’ex direttore psichiatria del San Salvi, Cesare Micheli, Claudio Ascoli promotore e artista dell’associazione teatrale, la professoressa Alessandra Biagianti di lingua LIS (lingua dei segni italiana) con alcuni ragazzi, osservatori sordi.

Mentre ci dirigiamo verso la struttura, ho avuto il piacere di scambiare qualche parola con Milena a proposito della struttura che stavamo per visitare:-‘dopo l’alluvione di Firenze, il teatro fu abbandonato. Io, la Rosa (un’altra importante testimone del manicomio di San salvi lì presente) creammo un collettivo di donne per rimettere in sesto il nostro teatro, per due volte riuscimmo a farlo riaprire poi però ci venivano fatte le prove dagli elettricisti e muratori che si esercitavano con i loro materiali e da lì…fu definitivamente chiuso. L’ultima commedia che fu inscenata fu la pinocchia…’

Il teatro ha le finestre murate, dentro non c’è luce ma in compenso c’è un tripudio di…di cose. Si quelle sono solo cose, masse indefinite nell’oscurità tanto che il palcoscenico appare all’occhio solo quando si è sotto le assi di legno. Uno sfacelo, e le persone inorridivano e scuotevano la testa e tante dicevano: ma che c’è di bello qui?

Ritorniamo al padiglione numero 16, ognuno con i propri pensieri in spalla. Segue un breve convegno introduttivo al festiva: tra i relatori il Presidente di dipartimento Professor Bologna, Alberto di Cintio, direttore artistico Festival Mediarc, Claudio Ascoli e Silvana Grippi, Mediamix-D.E.A. autrice con un gruppo di fotografi della mostra fotografica ‘in attesa di recupero’ (che da lì a breve sarebbe stata inaugurata).  ‘San Salvi è come un Agorà di persone improprie che qui diventano proprie, si affermano con le loro anime, il parco di San salvi è il secondo polmone di Firenze  e il suo buio non fa mai paura, è magico. Il recupero dell’area, come di tutte le aree dismesse urbane,  deve essere un processo interattivo e pieno di creatività che deve coinvolgere enti, persone, istituzioni… ‘

La parola poi viene abbandonata e sostituita dai segni in lingua LIS di Alessadra Biagianti e dei tre ragazzi intervenuti al festival con i loro ricordi e emozioni suscitate dal San Salvi durante una delle ‘passeggiate ascoliane’ nel complesso ospedaliero. Michele Gasbarro, docente di lingua LIS presso l’Università di Firenze, Walter Capodarca, il sordo chiaccherone come si è descritto con la passione del giardinaggio (ricorda di quando metteva a posto il giardino di San Salvi e i degenti lo aiutavano prendendosi le bottiglie vuote per decorarle). Infine l’intervento commovente di Rosario Liotta, fondatore della compagnia teatrale il David. Lasciando tutti a bocca aperta, Liotta ha presentato una poesia in lingua LIS sull’orrore del manicomio e soprattutto sul danno inferto dalla vista della vita oltre le sbarre-gabbie dei degenti. Tutti abbiamo alzato le mani, muovendo i polsi (l’applauso in lingua LIS).

Il nostro viaggio continua nella mostra fotografica ‘in attesa di recupero’ del collettivo fotografi D.E.A. press, con il tema ‘Geografia Urbana’. Esposte sui pannelli le fotografie dei luoghi abbandonati e occupati di Firenze: dal Banti, al centro interculturale autogestito KULANKA, alla Caserma di Via Tripoli…uno scambio visivo sul territorio natale di molte persone, luoghi fantasma riutilizzati da persone per vivere.  Segue l’apericena per poi iniziare il lungo ciclo di proiezioni: architettura, riutilizzo, design…temi e soggetti che anche l’Italia dovrà comprendere, circoscrivere nella propria geografia non solo urbana ma anche mentale e intellettuale. 

Di notevole impatto il video proiettato dello spettacolo del 1998 ambientato proprio in un padiglione del San Salvi: una rivisitazione dei Fiori del Male di Baudelaire dai tratti onirici e surreali portata come spettacolo itinerante dalla compagnia ‘Chille de la Balanza’.  

                                                                                                                                       Elvira Macchiavelli

 

28/10/2012 20:26:19
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Elvira Macchiavelli

Re: Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di Firenze-prima parte

Il 27 ottobre- Ritorniamo a Firenze, piove ma non per questo i nostri animi sono tristi o oppressi anzi. Inizia leggermente in ritardo il convegno ‘dall’abbandono al recupero per il bene comune’, in cui professori (Del Nord, Tramonti, Massa, De Stefano, Cetica, Barluzzi, Manni, Spilotros, Lanzara, Pica Ciamarra) e tecnici si sono confrontati sulla realtà e sul destino di aree dismesse. Si è parlato di Smart City, la città sostenibile per ambiente e uomo, si è parlato di sprechi finanziari, di memoria, storia…la sala continua a gremirsi di persone e interessati. L’ultimo intervento è stato proprio quello di Esplorazioni Urbane. Adesso mi verrebbe da raccontare non in prima persona, ma ‘in primissima persona’: prendo il microfono. In sala c’è anche l’amministratore del nostro sito Massimiliano Rossi, Rodolfo Tagliaferri e la cara Paola.

‘La storia si studia a scuola, la memoria è storia e come tale va recuperata perché amplia le conoscenze e anime le coscienze risvegliandole. L’esplorazione urbana è un modo per riportare alla luce luoghi perduti e l’esploratore non è mai un criminale...’

Terminato l’intervento non mancano i dialoghi con alcune delle persone presenti in sala fino ad  un incontro inaspettato: si avvicina a noi una signora avvolta i un impermeabile beige e mormora:-Volterra, il manicomio, esplorazioni urbane…sono Concetta Pellicanò, la moglie dell’ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico di Volterra. "Ho conosciuto anche il Nannetti". Quale meraviglia e stupore per noi! E’ incredibile come si possano conoscere così tante persone in così poco tempo e come questi incontri ci portino a credere veramente in un disegno divino, in una grande orchestrazione di parole e pensieri confluenti in un’unica grande entità luminosa che accomuna e unisce tutti gli uomini.

 Questa serata si è conclusa per noi con uno spettacolo teatrale di delicata bellezza e dura realtà. Come non menzionare la poetessa Alda Merini in un contesto come quello del San Salvi? Pallida testimonianza di una vita oscura, vissuta tra scelte e ricerche, amori spezzati, arte e parole. Per l’occasione il pittore curdo Fuad e l’attore Claudio Ascoli hanno collaborato per regalare uno spettacolo di rara bellezza. Nella sala leggermente illuminata sorge una grande tela a destra, che ritrae due sagome bianche, un uomo e una donna, che passeggiano in un parco colorato d’autunno.  Nel centro della sala un leggio e un uomo solo (Claudio Ascoli). Inizia la lettura appassionata e feroce, calma e tremende di alcuni frammenti tratti dal ‘diario di una Diversa’ di Alda Merini, nel frattempo la base musicale animata dalle note di un pianoforte riempie le orecchie dei presenti, si amalgama alla voce di Alda che è scesa tra noi, aleggia nella sala e si va a schiantare contro quella tela in continua evoluzione che il pittore crea. Si aggiungono elementi, diventa un riassunto visivo delle parole inscenate, diventa un quadro terminato dopo un’ora passata in divenire. Le docce fredde, l’elettroschock, l’impossibilità di comunicare e la nascita di quell’amore grande in un universo così ristretto come quello del manicomio tra Alda e Pierre. Poi il frutto di quell’amore, la nascita di una bambina così come la nascita, durante la primavera, dei fiori nel giardino del manicomio. La vita non si arresta mai, neanche in un luogo di morte e di alienazione, la dura sopravvivenza allietata dai mondi individuali e gelosamente custoditi. 

EM

28/10/2012 20:39:21
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Angelo Borrini

Re: Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di Firenze-prima parte

A malincuore ho dovuto rinunciare all'evento di San Salvi.....Complice un brutto tempaccio ed un influenza mi hanno costretto a casa....

Ma sono sicuro che....Si darà libera strada ad una proficua collaborazione come abbiamo fatto finora con Volterra,Lucca e adesso Firenze.......All'ex-manicomio gigliato.

Per mia fortuna l'ex- manicomio San Salvi ho avuto fortuna di conoscerlo già da più di un anno......Claudio Ascoli è un fenomeno....Gli eventi dei Chille de la Balanza sono assolutamente singolari......

Angelo FatiscenteCool

29/10/2012 13:08:00
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Re: Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di firenze-prima parte

All'amore non si resiste

perché le mani vogliono possedere la bellezza
e non lasciare tramortite anni di silenzio.
Perché l'amore è vivere duemila sogni
fino al bacio sublime.

Alda Merini

29/10/2012 14:35:37
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TAGLIAFERRI RODOLFO

Re: Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di firenze-prima parte

Ciao Alessandra, fra non molto una ampia sintesi del festival nella sezione foto-eventi.....Beh!, la partecipazione-attiva dei sordi e' stata oltremodo coinvolgente e partecipativa; erano pochi ma MOLTO BUONI....Sopratutto la "Voce" di Michele Gasparro, Rosario Liotta(straordinaria la sua interpretazione) e simpaticissimo l'intervento di Walter Capodarca il sordo "chiaccherone", siete riusciti a calamitare "l'attenzione" di tutta la platea e sinceramente non poteva essere diversamente...BRAVI!!!!!

31/10/2012 15:12:18
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Re: Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di firenze-prima parte

Noi pochi ma buoni...forse...te invece...troppo buono.Laughing

 

A prestoo, Ale

31/10/2012 18:21:11
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Massimiliano Rossi

Re: Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di firenze-prima parte

ciao biagiampi,

appena puoi carica il tuo avatar ..

01/11/2012 19:13:10
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Re: Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di firenze-prima parte

Elvira, il tuo intervento è veramente bello, così come è stata bella la presentazione di Esplorazioni Urbane che hai fatto al Mediarc. Ben strutturata, coinvolgente, esposta in modo esemplare, ha meritato ampiamente i complimenti di molte persone che ti hanno avvicinata per congratularsi (lo so che sei riservata e modesta, ma non potevo tacerlo....quindi scusami).

Hai già raccontato tutto, voglio solo aggiungere una cosa; vedere persone come te, Rodolfo, Massimiliano, disposti per passione a viaggiare avanti e indietro per due giorni o a fare chilometri per incastrare l'evento tra mille impegni di lavoro, dà valore e significato a tutto ciò che è Esplorazioni Urbane. Ci si sente orgogliosi di farne parte. Perciò, GRAZIE a voi, ragazzi!

P.

02/11/2012 10:47:08
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Elvira Macchiavelli

Re: Esplorazioni Urbane sbarca al festival Mediarc di firenze-prima parte

Grazie Cata del commento! Ci rivedremo presto!