Frammenti della Ballata del carcere di Repouso

forum dedicato agli argomenti riguardanti la ex psichiatria, la psichiatria, la vita all'interno dei manicomi

28/09/2010 18:01:33
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Giada

Frammenti della Ballata del carcere di Repouso

Nella  biografia su Paulo Coelho  un capitolo descrive la sua permanenza all'interno di un'ospedale psichiatrico...qui sotto alcuni dei punti più salienti a mio avviso...

Dal Capitolo 7 del libro di Fernando Morais Guerriero della luce vita di Paulo Coelho.

Mercoledì 20 luglio

Ore 9.30 Le procedure burocratiche sono state sbrigate rapidamente. Ed eccomi di nuovo al nono piano. Com'è stato veloce! Soltanto ieri ero in giro con Rennie, allegro, magari leggermente preoccupato, e tuttavia lontanissimo dall'immaginarmi una cosa simile. Si, eccomi ancora in questo posto, e solo perchè non ho voluto passare una notte in strada. Mi capita di pensare a lei. E mi sento patetico.Qui sono tutti tristi. Non ci sono sorrisi. Sguardi fissi,che cercano qualcosa: un incontro con se stessi. Il mio compagno di stanza è il cugino di un ministro, un personaggio importante. E' fissato con la morte. Per sfotterlo attacco a suonare la marcia funebre con la chitarra. E' bello avere una chitarra. Fa dimentiare tutto. Porta un pò di allegria in questo ambiente carico di tristezza. La tristezza profonda di chi non aspira più a nulla, o non desidera niente dalla vita. L'unica cosa che mi consola è che sanno cantare.

Ore 15.00 Sono andato a chiaccherare  con un ragazzo che è ricoverato qui da due anni. Gli ho detto che mi sento angosciato e che volevo andarmene. Lui ha replicato con grande sincerità: " Perchè? E' così bello qui. Non ci sono cose di cui uno debba preoccuparsi. Perchè Lottare? In fondo a nessuno piace niente". Ho paura. Paura di finire per pensarla come lui. Sono pervaso dall'angoscia. Angoscia di non sapere quando tornerò  a guardare il mondo senza le grate davanti agli occhi. E' un'angoscia indescrivibile. L'angoscia di un prigioniero condannato all'ergastolo, che tuttavia sa che un giorno otterrà la libertà condizionale. Ma quando arriverà quel giorno? Fra un mese? Tre mesi? Un anno? O non verrà mai?

Ore 17.00 Non verrà?

 

Giovedì 21 luglio

Ore 11.30.... Le persone ricoverate in clinica amano mostrare le novità e le loro scoperte. In fondo mi sono simpatiche. Roberto seguita ad illustrarmi trovate - sistemi per calcolare l'età, il potenziale elettrico ecc... Flavio ha la fisima di conoscere gente importante. I casi curiosi qui sono tanti. Uno ha la mania di annusare il cibo, un  altro non mangia niente per paura di ingrassare, un terzo parla soltanto di sesso. Il mio compagno di stanza è a letto e ha lo sguardo fisso e l'espressione triste....

 

Domenica 14 agosto Festa del Papà

...

Oggi è la festa del papà. Ma il mio papà mi ha fatto ricoverare

in una clinica per malati mentali. io sono lontano

e mi è impossibile abbracciarlo: sono lontano dalla famiglia,

lontano da tutti, e so che lui

immaginando gli altri padri circondati dai figli, intenti

a colmarli di gesti affettuosi, avvertirà delle acute punture

nel suo povero cuore gonfio di amarezza.

Ma io sono ricoverato in un manicomio,

da venti giorni non vedo la luce del sole senza sbarre davanti,

e se fossi capace di donargli qualcosa, gli darei l'oscurità

di chi null'altro desidera e vagheggia nella vita.

.....

 

Giovedì 1° Settembre

....

Interruzione: taglio di capelli.

Terminato, la mia zazzera è scomparsa. Ora ho una faccia da bimbetto, mi sento più insicuro di prima - e sono fuori dalla grazia di Dio. E' accaduto ciò che temevo: mi è venuta voglia di restare qui. Non m'interessa più uscire. Sono distrutto. Non mi tagliavo i capelli da febbraio. Poi, in una casa di cura per malati di mente, mi hanno messo davanti un aut-aut: o li tagli o non esci. Ho preferito farmeli tagliare. Dopo, ho provato subito la sensazione di aver perduto l'ultima cosa che mi era rimasta.

 

 

01/10/2010 19:59:45
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Giada

R: Frammenti della Ballata del carcere di Repouso

Continuando a leggere la biografia...

....Lo condussero in una stanzetta con il pavimento piastrellato e le pareti rivestite di mattonelle, dove il dottor lo stava aspettando. Al centro del locale c'era un letto coperto dauno spesso lenzuolo di gomma e, accanto, un piccolo apparecchio simile ad un trasformatore elettrico dotato di fili e di una manovella.

Si spaventò e disse " Ciò significa che dovrò sottopormi ad un elettroshock"

Gentile e sorridente lo psichiatra cercò di tranquillizzarlo: "Non ti preoccupare, non provoca alcun dolore. E' molto più traumatizzante vedere una persona durante il trattamento che sottoporsi ad un elettroshock. Lo sai, non fa alcun male".

Sdraiato sul letto vide un infermiere che gli infilava un tubo di plastica in bocca, per impedire che la lingua si rivoltasse all'indietro durante la convulsione e gli impedisse di respirare, soffocandolo. Muovendosi alle sue spalle un secondo infermiere  gli applicò la placca di un elettrodo su ciascuna delle tempie. Mentre fissava la pittura scrostata dal soffitto , venne acceso l'apparecchio.

....