Manicomio della Provincia-Roma Santa Maria della Pietà 3 dicembre 2011

Una domenica uggiosa ed a tratti soleggiata ci ha permesso di passare una intensa giornata nella città eterna.

Ma non una gita turistica qualsiasi con il classico giro nei luoghi simbolo della capitale come piazza Navona,il colosseo o piazza San Pietro.

Un museo della mente che realizza un progetto fattosi realtà.Rappresentare i diversi spaccati di realtà manicomiale in modo originale e spontaneo con tutti i mezzi di comunicazione che la tecnologia multimediale mette a disposizione.Una storia lunga quella dell'ex-manicomio di Roma come d'altronde tutti i manicomi ormai destituiti e abbandonati sparsi in Italia.Che ha vissuto i primi sommovimeti per la sua dismissione da Basaglia fino al suo totale congedo.Avvenuto nel 1999 con gli ultimi ospiti ormai spariti per sempre da quelle sale oggi spoglie e senza più quel brusio ed i lamenti di allora.Una storia romana che abbraccia anche il nostro Nannetti Ferdinando.Che a lui hanno dedicato una sala ed anche il museo praticamente.In effetti per noi rimane volterrano perchè la sua vita da internato ed artistica si è svolta fino in fondo nella nostra amata città etrusca.Eppure tutto a inizio da Roma.Lui è romano di origine è la sua povera mamma diede alla luce questo bambino dal grembo della capitale d'Italia.Una vita difficile e tormentata come tutti sappiamo.Le sue teorie sul mondo.La sua poetica e la sua filosofia a tratti delirante incisa nel famoso muro del Ferri(Un opera che siamo sempre in tempo a salvare sè lo si vuole davvero!!)di Volterra.Quindi grazie a Nof4 esiste un doppio filo che lega ed unisce Roma con Volterra.In fondo il Nannetti ha desiderato fino all'ultimo di poter tornare nella sua Roma.....Chiunque nasce a Roma non può fare a meno di lei.Della sua ariosità ed immensità pagana e cristiana.Delle sue borgate e della sua gente spontanea,a volte un po' gretta ma con grande giovialità.

Ragazzi e ragazze,ma anche persone meno giovani erano interessate a questo straordinario evento che ha lasciato tutti a bocca aperta.Gli altri alla fine della visita sè nè sono andati nel cuore pulsante dell'antica Roma.....Noi invece....Ovvero io e Rodolfo siamo rimasti intrappolati in quell'empatia col luogo.Che ad ogni autentico esploratore ci assorbe.Ed infatti abbiamo passato la giornata a girare intorno alle rovine non certo dell'antica Roma.....Ma rovine di un passato molto recente.Ovviamente al posto delle domus o dei templi romani.Davanti ai nostri occhi desiderosi di osservare e cercare indizi dal passato.Quel tempo lontano che respira ancora da quelle pareti ormai scrostate ed umide.Quelle finestre con le grate ormai arruginite ed i vetri un po' frantumati.Che riflettono giganteschi pini marini a coronare un giardino immenso e disteso attorno ai 32 padiglioni dell'ex-manicomio romano.Fra panchine , tavolini in pietra e fontane ormai prive di acqua e colmi di foglie gialle del nostro autunno color ocra e terra bruna.

Davanti a noi pareti rossastre ed aranciate.Finestre con le grate fino agli ultimi piani.A volte nelle nostre voluttà fotografiche ci siamo immaginati che da un momento all'altro potesse comparire lo sgaurdo fisso e vuoto di qualche internato rimasto prigioniero in quelle grandi strutture ormai in abbandono ma sempre in buone condizioni rispetto ad altri luoghi visitati.Compreso il nostro  San Girolamo volterrano.Attrezzature sanitarie,sedie,poltrone messe alla rinfusa.Vegetazione alta che ingoia voracemente i palazzi di alcuni padiglioni rigorosamente numerati in numeri romani(Un particolare curioso:-E'l'assenza di denominare i vari reparti con nomi di illustri ed eminenti psichiatri come succede per Volterra od altre realtà manicomiali....Vedi Scavia,Livi,Maragliano,Charcot ecc.Qui domina il numero romano).Qui i reparti a parte qualche caratteristica non si differenziano poi tanto l'uno dall'altro.Finestroni quadrangolari ,alti solai ed ampi spazi ormai vuoti e desolati.

Una giornaata speciale quindi;che non dimenticheremo mai.All'ombra degli ex-padiglioni romani.Pensando al nostro admin che avrebbe desiderato di cuore esser con noi ad assaporare questi luoghi.Noi lo abbiamo fatto per lui.Ed abbiamo visto questi meravigliosi posti abbandonati anche con i suoi occhi.

Onlus ed Inclusione,graffio e parola insieme al nostro sito e community sè il legame è indissolubile si può andare molto molto lontano con autentica volontà verso il traguardo di costituire un grande museo anche nella straordinaria Volterra con annesso il graffito finalmente salvaguardato e riparato.

Angelo il fatiscenteCool

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